PECK
TRE SECOLI DI STORIA MILANESE
IL TEMPIO DEL PIACERE GASTRONOMICO
TESTO MAURIZIO FERRARI – FOTO ARCHIVIO PECK
Jean Anthelme Brillat-Savarin (1755 – 1826) sarebbe sicuramente stato uno degli estimatori di Peck, il negozio di gastronomia più famoso di Milano, anche se è riduttivo chiamarlo negozio. Questo tempio del piacere enogastronomico, definizione più indicata, fu fondato nel 1883 da Francesco Peck, salumaio di origini praghesi.
Oggi, dopo oltre 135 anni e cinque diverse famiglie alla guida, è nelle mani dei Marzotto, con Leone Marzotto come amministratore delegato. Il passaggio da negozio a luogo di eccellenza gastronomica è avvenuto grazie all’amore e alla passione per la buona tavola e il buon bere che ha accomunato tutti i proprietari. Il primo Peck sorse in via Orefici alla fine del 1800, un negozio specializzato in salumi e carni affumicate di ispirazione tedesca. A livello di cucina l’eco della dominazione Austroungarica non era ancora scomparso e fu un successo immediato. Il trasferimento nell’attuale sede in via Spadari è avvenuto nel 1918, quando il negozio fu acquistato da Eliseo Magnaghi. Il successo continua. La gastronomia d’asporto fa la sua apparizione nel dopoguerra, nel 1956, a opera della famiglia Grazioli che è subentrata agli eredi di Eliseo.
La grande trasformazione avviene con l’arrivo dei fratelli Stoppani nel 1970. Daranno un forte impulso all’espansione del marchio, non è più ora solo un negozio, ampliando la selezione gastronomica, Peck diventa il luogo dei gourmet per antonomasia, con una scelta quasi infinita di prodotti d’eccellenza. Qui i milanesi, e non solo, possono trovare la maggior parte delle specialità enogastronomiche italiane ed estere, selezionate con attenzione e in alcuni casi presentate con il proprio marchio, come la bresaola. Spesso sono prodotti di piccole realtà che gli esperti di Peck trovano in giro per l’Italia e portano sugli scaffali per soddisfare il palato dei buongustai che entrano in negozio. Per esempio, gli appassionati di tè possono trovare oltre 80 diverse miscele, da quelle aromatizzate a selezioni di cru asiatici. Stesso discorso per il caffè: una vasta scelta di monorigine in grani tostati in Italia che possono essere macinati in negozio al momento per mantenere inalterato il più possibile l’aroma. Con l’arrivo della famiglia Marzotto queste abitudini non cambiano, anzi. L’attenzione sulla qualità e sull’eccellenza viene mantenuta alta.
GABRIELE D’ANNUZIO
Peck dà il via alla tradizione di invitare personaggi di spicco del mondo politico ed istituzionale, insieme ad importanti clienti, amici ed intellettuali. È proprio negli anni ‘30 che nel negozio nasce lo “Sbafing Club”, un gruppo dal nome rappresentativo dello spirito goliardico dell’associazione, tenuto insieme dai membri più brillanti dell’élite culturale di Milano, tra cui Dario Niccodemi, Arnaldo Fraccaroli, Renato Simoni e, su tutti, il grande poeta Gabriele D’Annunzio, assiduo frequentatore del locale.
“LA STORIA DI PECK, PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL BUON CIBO E IL BUON VINO PER I GOURMAND DI TUTTO IL MONDO, COMINCIA NEL 1883”
Per avere prodotti freschi e del livello desiderato nei laboratori e nelle cucine di via Spadari vengono preparate giornalmente scamorze e mozzarelle di latte crudo, tutta la pasta fresca, dai tagliolini a quella ripiena, e tutti i sughi che possono accompagnarla. La gastronomia da asporto è ancora il fiore all’occhiello e qui si trovano piatti che hanno fatto la storia della cucina italiana e milanese: lasagne alla bolognese, ossobuco di vitello, cotoletta alla milanese e così via. Oltre al salato viene data molta importanza ai dolce e in particolare al cioccolato. Ogni giorno vengono prodotti pasticcini, torte, praline e molto alto ancora. Questi possono essere trovati nel reparto pasticceria del negozio o al ristorante Al Peck e al Piccolo Peck Italian Bar & Restaurant. Il rapporto tra Peck e la ristorazione ha un rapporto ventennale. I fratelli Stoppani hanno aperto il primo ristorante firmato Peck in collaborazione con un giovane Carlo Cracco, lo chef allievo di Gualtiero Marchesi. Nel giro di pochi anni ha avuto le due stelle Michelin, diventando un punto di riferimento per l’alta cucina in centro a Milano. Oggi, ceduto il locale dagli Stoppani allo chef Cracco nel 2007, i Marzotto hanno puntato sul ristorante interno Al Peck, un luogo dove la cucina milanese viene esaltata da una carta dei vini assolutamente unica, contenente migliaia di etichette. Questo locale è stato scelto per essere il ristorante ufficiale di Padiglione Italia durante l’esposizione universale del 2015. In linea con l’obiettivo dell’attuale gestione di esportare il marchio e la filosofia di Peck nelle principali piazze internazionali per la soddisfazione dei buongustai di tutto il mondo. Attualmente sono aperti corner in diverse località del Giappone, Singapore e Corea del Sud, e il futuro non è ancora scritto. In Italia, sotto la guida di Leone Marzotto, amministratore delegato di Peck dal 2016, sono stati aperti a Milano due nuovi negozi a CityLife e Porta Venezia. A CityLife oltre alla gastronomia è stato creato un ristorante e un cocktail bar, una versione in piccolo del negozio madre, ma capace di comunicare la passione di Peck per la buona tavola. In questi oltre 130 anni di storia Peck ha cambiato tanti proprietari e ogni volta ne è uscito arricchito dall’esperienza e dalle idee che i nuovi imprenditori portavano nella sua gestione. Le relazione costruite con le eccellenze del territorio non sono mai state sostituite da altre, ma ampliate con nuove. L’enoteca di via Spadari, con oltre 3000 etichette, è senza dubbio una delle più fornite in Italia, così come la selezione di oltre 200 formaggi e gli innumerevoli salumi provenienti da ogni angolo d’Italia. I fan di questa gastronomia possono acquistare online una selezione di prodotti firmati Peck, dalla pasta secca ai sughi pronti, dal miele alla bottarga. Tradizione, innovazione ed esclusività trovano sempre spazio in tutto l’universo Peck.