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ROCK NO WAR!

GIORGIO AMADESSI: FARE IL BENE E FARLO BENE
Testo di Elisabetta Riva – Foto Archivio Rock No War! Odv

ASebbene il numero esatto di volontari nel mondo sia sconosciuto e non vi sia una conoscenza sufficiente del loro contributo alla società, alle economie e allo sviluppo umano, la portata dei volontari è vasta e può essere vista ogni giorno da tutti in qualche modo: persone comuni, che per impegno personale e volontario, non pagate e spinte da guadagni economici, fanno qualcosa per il bene degli altri individui e della società nel suo insieme. Di solito fanno volontariato attraverso e all’interno di ONG, ONLUS, ODV; associazioni, club, organizzazioni giovanili e così via. Il volontariato molto spesso avviene anche in modo informale e spontaneo, per esempio aiutando i vicini di casa o in occasione di disastro ecologico.
Come società, è necessario chiedere ai governi e alle autorità locali di sostenere i volontari. Ciò consente loro di espandere la loro portata, di essere più attivi, oltre a proteggerli da abusi e idee sbagliate. Un ulteriore sostegno da parte dei governi e della società celebrerebbe i risultati e la necessità del volontariato, incoraggiando più persone a impegnarsi attivamente nella società.

Come cantato da John Lennon, «You may say that I’m a dreamer, But I’m not the only one, I hope someday you’ll join us, And the world will live as one (Puoi dire che sono un sognatore, ma non sono l’unico, spero che un giorno ti unirai a noi e il mondo vivrà come uno)».
Ed è un concreto sognatore Giorgio Amadessi, presidente di ROCK NO WAR, l’organizzazione di volontariato da lui fondata con gli amici Paolo Belli e Pierluigi Senatore, che ai tempi della guerra in Bosnia sentivano di “dover far qualcosa”. L’associazione è attiva sul fronte della solidarietà internazionale, che ha come obiettivo quello di portare aiuto concreto e gioia, là dove guerre o sottosviluppo hanno creato dolore e povertà ovunque nel mondo, senza distinzione di razza, religione o fede politica, e con una particolare attenzione all’infanzia e alle zone più dimenticate del mondo.
ROCK NO WAR si è concretizzata grazie ad un solido gruppo di volontariato, ed ha visto con gli anni l’adesione e la partecipazione di personaggi molto importanti del mondo della musica, dello spettacolo, della televisione, del cinema, dello sport e del giornalismo, uniti nell’intento comune di aiutare chi soffre. La sua caratteristica è quella di non avere costi di gestione, in quanto totalmente autofinanziata, ed una trasparenza assoluta in ogni suo progetto: è in grado, infatti, di coordinare e finanziare diversi progetti contemporaneamente, aprendo per ognuno uno specifico conto, garantendo così che il 100% dei soldi destinati ad una causa arrivi a destinazione.

UNO DEGLI EVENTI CLOU ORGANIZZATI DA ROCK NO WAR: L’ANNUALE GALÀ DI BENEFICENZA NEL CORTILE D’ONORE DELL’ACCADEMIA MILITARE DI MODENA.
DURANTE LE SERATE, OSPITI D’ECCEZIONE SI SONO SUCCEDUTI SUL PALCO PER INTRATTENERE
IL PARTERRE COSTITUITO DA IMPRENDITORI, INDUSTRIALI E BANCHIERI, INTERVENUTI PER SOSTENERE
I PRINCIPALI PROGETTI DI SOLIDARIETÀ.

In ROCK NO WAR chiunque può collaborare: ognuno dà per quello che è, non quello che ha, quindi basta solo che lo scopo del progetto sia comune e condiviso, e che venga perseguito.
Così come gli artisti mettono la propria popolarità e la propria presenza non solo come testimonial di un evento, ma come garanti di un progetto, le realtà aziendali in grado di poter intervenire con un concreto sostegno economico contribuiscono al finanziamento dei progetti, non in qualità di sponsor dell’associazione, bensì in qualità di partner del progetto stesso.
Questa differenza è sostanziale, perché permette di garantire che i soldi messi a disposizione per il progetto vadano esclusivamente e senza alcuna dispersione al progetto scelto, e non alla copertura di spese di gestione.
Prezioso, allo stesso modo, è l’apporto che le Forze dell’Ordine con la loro presenza, le amministrazioni che concedono il loro patrocinio, i volontari con il loro impegno, i mass-media per la visibilità e la copertura informativa sul territorio.
È un vero e proprio “concerto” in cui ognuno dà un indispensabile contributo.

In questi anni ROCK NO WAR è cresciuta molto a livello di immagine e di popolarità ma, nonostante ciò, ha mantenuto quella struttura semplice e flessibile che le consente di organizzare grandi eventi senza mai perdere di vista i progetti che ha deciso di finanziare, recandosi direttamente in loco laddove un’opera è stata terminata, per inaugurarla e valutare che tutto sia andato secondo previsioni.

Una volta che il progetto è giunto a compimento infatti, una rappresentanza di ROCK NO WAR composta da chi vuole andare, dai partner che hanno finanziato il progetto, e da rappresentanti del mondo dello spettacolo che hanno voluto essere testimonial del progetto in questione, si reca all’inaugurazione, con al seguito la stampa, per dare testimonianza all’avvenimento.

Tantissimi i progetti andati a buon fine, tra cui la costruzione di un nuovo Polo Scolastico antisismico a Medolla (Mo), a seguito del violento terremoto del 2012, per cui si è resa necessaria una raccolta fondi di
€ 2.200.000. Tra i più recenti la donazione di € 1.400.000 per l’acquisto di un agiografo digitale di ultima generazione per la Sala Ibrida dell’Ospedale Civile di Baggiovara (Mo).
Il principale progetto attualmente in corso è dedicato al “Dopo di noi”: termine con il quale i genitori di persone con disabilità indicano il periodo che seguirà la loro dipartita. ROCK NO WAR si sta impegnando nella realizzazione di un innovativo progetto residenziale da destinare a disabili adulti, anziani autosufficienti o bisognosi di una lieve assistenza.
Questa struttura, immersa nel verde, nascerà senza alcuna barriera architettonica, sviluppando soluzioni di ecosostenibilità e superando l’effetto sanitario-ospedaliero.

ROCK NO WAR continua la sua missione in ogni angolo del mondo grazie anche ai tantissimi artisti che hanno partecipato e partecipano tuttora dando il loro sostegno: citiamo per esempio i Pooh, Jovanotti, Luca Carboni, Biagio Antonacci, Gigi D’Alessio, Lucio Dalla, I Nomadi, Paolo Belli, Martina Colombari, Cristina Chiabotto, Cesare Bocci, Red Ronnie, Gianni Fantoni, Lorella Cuccarini, I Modena City Ramblers, Luca Zingaretti…
e tanti tanti altri.